mercoledì 31 dicembre 2008

Un GRAZIE ai miei angioletti!!!


Era tanto che non postavo i disegni dei miei bambini, vero?

Oggi ho trovato memorizzate nel computer queste creazioni nuove e originali.

Le posto oggi che è l'ultimo giorno dell'anno, l'ultimo giorno di un anno che non è stato affatto felice e che non vedo l'ora di gettarmi alle spalle.

Questi disegni sono un tesoro prezioso per me, un immenso regalo e mi fa piacere concludere il 2008 con queste immagini d'Amore e di Serenità, con l'augurio che il 2009 sia migliore per tutti...
BUON ANNO NUOVO!!!
Francesca

giovedì 18 dicembre 2008

L'albero di Natale




Quest'anno mi voglio fare
un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello,
lo farò nella mente dove non c'è soffitto
e l'albero può crescere
alto alto, dritto dritto,
con centomila rami
e tutti i doni che non stanno
nelle vetrine.
Un raggio di sole
per il passero che trema,
un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione
per il vecchio pensionato.
E poi giochi, giocattoli, balocchi
quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi:
un milione, cento milioni
di bellissimi doni
e al posto dei cartellini
i nomi dei bambini
che non ebbero mai
un regalo di Natale,
Perché se un bimbo resta senza niente,
anche uno solo, piccolo,
che piangere non si sente,
e sta chissadove,
Natale è tutto sbagliato
da rifare per bene,
come una divisione se non viene
la prova del nove.
(Gianni Rodari)

Cari Amici, sabato mattina parto per Sanremo. Mi porto il mio quaderno con la copertina rigida, un paio di libri e tanta voglia di riposare. Dai miei suoceri devo solo preoccuparmi di alzarmi la mattina, lavarmi e vestirmi perchè a tutto il resto pensa la dolce Carmelina (mia suocera) e non c'è verso di farle cambiare idea. L'unico sforzo che farò sarà masticare le buone cose che mi preparerà e qualche passeggiata nelle campagne dell'entroterra... In questi due giorni che restano prima della partenza avrò un paio di sacchi di cose da fare, quindi ufficialmente vi saluto adesso. Fate i bravi, copritevi bene se fa freddo, riposatevi se potete, non mangiate troppo e fate un brindisi alla Vita.

Buon Natale a tutti

Francesca

martedì 16 dicembre 2008

Il Natale che vorrei

Sono parecchi anni ormai che il Natale mi passa accanto senza che io riesca ad afferrarlo, senza che riesca a percepirne lo spirito e l'aroma. Eppure ricordo che da bambina la notte della vigilia era carica di emozione, di attesa, di batticuore. La casa era addobbata con rami di pino, fiocchi di carta dorata, palle di vetro leggere e fragilissime e tante candele vere. Mia madre preparava un sacco di cose buone da mangiare e avevamo sempre qualcuno a cena, in genere amici o conoscenti che erano rimasti soli per le feste. "La casa del pellegrino" veniva affettuosamente chiamata la casa dei miei genitori e a Natale i pellegrini erano tanti!!! Poi, scherzosamente, gli amici che passavano da li dicevano anche che venivano a consumare il "Buono Minestra" e la porta non era mai chiusa per coloro che venivano a bussare.
A mezzanotte si aprivano i regali e ce n'era uno per tutti, anche per chi era arrivato all'ultimo minuto. Le mani mi tremavano mentre scartavo i doni e il cuore batteva forte forte.
Il Natale per me era il profumo dei biscotti austriaci all'anice stellato, dei mazzetti con i chidi di garofano e le scorze d'arancia, dell'odore delle candele quando ci soffi sopra, era il tintinnio dei campanelli e il mistero di un amico che arrivava vestito da Babbo Natale.
Quella magia, mi duole ammetterlo, non la sento più. Certo, non sono più quella bambina con i codini e il vestito della festa che si incantava davanti all'albero addobbato o alle luci fuori dalla porta d'ingresso... ma, mentre in certe cose l'incanto si è mantenuto, con il Natale si è completamente dissolto. Non voglio dare la colpa al consumismo o all'abbondanza perchè siamo senz'altro liberi di sfuggire a tutte queste trappole, non è poi così difficile! E non voglio nemmeno ripetere che si è persa la dimensione spirituale del Natale perchè quella è una dimensione che vive dentro di noi, indipendentemente dal periodo dell'anno...
Sinceramente non so dire che cosa sia successo.
Sapete che cosa vorrei fare? Per una volta, una volta soltanto, vorrei trascorrere il Natale con mio marito e i miei figli, soltanto noi quattro e basta. Una semplice cena, un paio di regali, la messa di mezzanotte e poi a nanna. Il giorno dopo mi piacerebbe andare al mare a passeggiare sulla spiaggia oppure andare sulla neve e camminare in mezzo ad un bosco silenzioso e li, nella solitudine più assoluta, cantare... Questo sarebbe un meraviglioso modo di celebrare la nascita di Gesù!
Buon Natale a tutti
Francesca

sabato 6 dicembre 2008

Sarò IMPEGNATISSIMA

Cari Amici,
passo al volo sul mio blog per avvisarvi che per otto giorni sarò impegnatissima. Sotto Natale mia madre ed io organizziamo uno Show Room di articoli da regalo artigianali (fatti da noi) e così sto lavorando moltissimo. Mi dispiace se non passo più a trovarvi da un po', ma prometto che da lunedì 15 dicembre riprenderò l'attività "blogghistica" a pieno ritmo.
Un bacio
Francesca

mercoledì 3 dicembre 2008

Raccontare la storia di una donna


Una donna è la storia delle sue azioni e dei suoi pensieri, di cellule e neuroni, di ferite ed entusiasmi, di amori e disamori. Una donna è inevitabilmente la storia del suo ventre, dei semi che vi si fecondarono, o che non furono fecondati, o che smisero di esserlo, e del momento, irripetibile, in cui si trasforma in una dea. Una donna è la storia di piccolezze, banalità, incombenze quotidiane, è la somma del non detto. Una donna è sempre la storia di molti uomini. Una donna è la storia del suo paese, della sua gente. Ed è la storia delle sue radici e della sua origine, di tutte le donne che furono nutrite da altre che le precedettero affinchè lei potesse nascere: una donna è la storia del suo sangue.
Ma è anche la storia di una coscienza e delle sue lotte interiori. Una donna è la storia di un'utopia.
(Antigua, vita mia - Marcela Serrano)

lunedì 1 dicembre 2008

Il lavoro prosegue...


Ho scritto il 2° capitolo della storia fantasy. Non ho idea di come la intitolerò, ma penso che in fondo sia l'ultima cosa! Non ho nemmeno idea di come si debba scrivere un testo, ma anche di questo non mi preoccupo più di tanto. Lo so che ci sono delle regole, degli schemi, ma se tutti li seguissero poi i libri finirebbero per assomigliarsi, no?
Ad essere sincera questo capitolo che ho appena terminato di scrivere dovrei rivederlo. In certi punti sono stata un po' superficiale e sbrigativa. Senza diventare prolissa però, dovrei approfondire certi passaggi!!!
Mi diverto molto, ve lo confesso! E inoltre mi sembra di fare una cosa importante, che da un senso nuovo alla mia vita.
La sera, dopo aver messo a nanna i bambini, mi impigiamo a mia volta e mi infilo a letto. Scrivo su un quaderno con la copertina rigida e una penna a sfera. Non mi piace scrivere davanti ad un computer... il computer mi toglie la poesia, l'immediatezza. Non scrivo molto ogni giorno, appena un paio di pagine e poi, visto che non sono Tolstoj, leggo chi libri li ha già scritti per almeno un paio d'ore. Così terminano le mie giornate. Ed è meraviglioso!!!
Un abbraccio

Francesca




lunedì 24 novembre 2008

Neve



... e io mi incanto!!!

sabato 22 novembre 2008

Lo posso fare!



Sono tornata, dopo un periodo (breve!!!) di riposo mentale. Mi ha fatto bene ma mi ha anche fatto capire che scrivere su questo blog è, in un certo senso, una forma di riposo. Mi rilasso immensamente quando scrivo qui, mi apro, mi rendo conto che sono in grado di esprimermi come nella vita non sono in grado di fare e come conseguenza più immediata io stessa scopro di me aspetti inediti. Ho scritto in questi giorni: il primo capitolo della mia storia fantasy. E' bellissimo perchè io non so che cosa scriverò o come la storia evolverà. Esce dalle mie dita da sola, riga dopo riga. Mi siedo, afferro il quaderno e la penna e vado, a ruota libera. Stamattina ho meditato per circa un' ora (meditazione dinamica, come al solito!) e dopo, nel momento del riposo non sono riuscita a liberare del tutto la mente e dentro il mio cuore ho sentito che DEVO scrivere. Non so che cosa ne verrà, ma le cose che ho nel cuore le devo esternare. A parte questa favola, che è un esercizio di scrittura a dire il vero, e anche un esercizio divertente, mi piacerebbe scrivere un Diario dei miei viaggi in India e di come questi viaggi e le esperienze vissute mi abbiano cambiata. La storia di una lunga metamorfosi. Insomma, ho la testa piena di parole e idee e non mi sono mai sentita tanto attiva e felice.

Non so che cosa ne verrà fuori da tutto questo ma è poco importante. Un bacio a tutti

Francesca

sabato 15 novembre 2008

Riposo!

Cari Amici,
è un periodo strano questo! Un periodo pieno di energie, pieno di novità, pieno di spirito... ma nello stesso tempo è un periodo in cui sento forte il bisogno di fermarmi e spegnere il motore.
Ho bisogno di quel riposo della mente che si trova soltanto nel silenzio profondo dell'anima e così ho deciso che per qualche giorno (ma solo per qualche giorno) non accenderò il computer e la televisione, non ascolterò la radio e non aprirò neanche un giornale... e non farò niente di speciale. Mi godrò i giorni, le ore, il marito e i figli senza stress... Mi dedicherò alla mia mamma che ultimamente ho un po' trascurato e cercherò dentro di me il Riposo, quello vero!
A presto e... fate i bravi!!!
Francesca

domenica 9 novembre 2008

Scrivere!

Un giorno chiesi ad un amico scrittore: Che cosa si deve fare per cominciare a scrivere'? E lui mi rispose pronto: SCRIVERE!
Ma si dai... NO, NO... Ma si, perchè no???!!!
Sogno di scrivere da quando avevo 15 anni e da allora ho scritto tanto: diari, novelle, storie per bambini, short story (adesso so come si chiamano! E' un genere!), una volta ho tentato una autobiografia (una sorta di "I miei primi 40 anni") e ho scritto i primi capitoli di una storia di fate e folletti.
La conoscenza con Paola (M.P. Black), la lettura dei suoi libri, lo scoprire che in Italia ci sono tantissimi scrittori esordienti, mi ha fatto venire una voglia pazza di scrivere qualcosa.
Penso che riprenderò in mano quella vecchia storia di fate e folletti che mi piaceva tanto e che poi non ho terminato causa gravidanze, poppate, cambi di pannolini, pappette, pacche sui sederini per far passare le coliche, notti in bianco e quant'altro. Il manoscritto è rimasto per anni chiuso dentro un cassetto ma è sempre stato nei miei pensieri. Tante volte ho immaginato scenari diversi e finali alternativi... Ho ben chiare in testa le fisionomie dei miei eroi, l'ambientazione, il loro abbigliamento, il loro carattere... Perchè non dar loro una nuova vita?
Non è facile spiegare che cosa da un po' di tempo mi frulla nella mente, spiegare che cosa mi muove verso questo progetto... E come se l'avessi avuto dentro di me da sempre e fossi solo in attesa che qualcuno o qualcosa aprisse quella porta e mi chiamasse.
Fino a non molto tempo fa avrei trovato assurdo anche solo pensare di poter scrivere qualcosa, ma la mia autostima è cresciuta, mi sento più forte, sento di essere in grado di fare qualsiasi cosa e di avere la possibilità, QUI, ORA, di diventare tutto quello che desidero: pittrice, scrittrice, poetessa, scultrice o farfalla.....
Con immenso, immenso Amore

Francesca


giovedì 6 novembre 2008

Gibberish

Che follia!!!
Stasera abbiamo fatto la meditazione Gibberish che è davvero una follia...
Da seduti, si cominciano a pronunciare ad alta voce frasi senza senso, in una lingua inventata. Si accompagnano le "parole" con gesti delle braccia o di tutto il corpo. Quando si sente che la mente riaffiora, bisogna calcare la voce, alzarla, agitarsi, urlare, inventare nuove parole senza senso, con grida, suoni, pernacchie... tutto quello che serve a non far affiorare la mente.
Ad un certo punto sono scoppiata a ridere a ridere, e non riuscivo più a fermarmi... e poi urlavo in una lingua folle e cantavo... Ho buttato fuori un sacco di spazzatura e di dolore in 15 minuti di Gibberish! E poi il silenzio, assoluto!!!
Non potete immaginare che liberazione, che senso di leggerezza che si prova dopo.
Certa, scema come stasera non mi sono sentita mai, ma d'altronde, da quando ho cominciato a fare questo seminario di meditazione, divento "scema" praticamente tutti i giovedì sera.
Tornata a casa ho fatto una bagno caldo, ho bevuto una tisana e ora sono pronta per una nottata di sonno ristoratore.
Concludo riportando alcune parole tratte dal sito di Osho, dove si descrive questa tecnica meditativa.
Vi abbraccio

Francesca


“Ricorda, il primo passo della meditazione è il Gibberish. Gibberish vuol dire solo buttare fuori la tua pazzia, che è lì presente nella mente, accumulata per secoli e secoli. Quando la butti fuori scoprirai di sentirti leggero, più vivo – e basteranno solo un paio di minuti. Sarà una sorpresa per te quando Nivedano [che suona il tamburo] darà il secondo colpo che è il segno per entrare nel silenzio, e tu entrerai nel silenzio a una profondità che non avevi mai toccato prima. In quei due minuti hai liberato la strada. In realtà, in quei due minuti, se ci metti la tua energia totale... più ci metti, e più profondo sarà il silenzio che segue.
Anche un bambino può fare il Gibberish, non occorre alcun addestramento. Già fin quasi dal primo momento sei capace di farlo. Il Gibberish non va imparato, così come la risata non va imparata. Se fai Gibberish, puoi pulire la mente da tutta la polvere che continua ad accumularsi. E quando la mente diventa silenziosa... non c'è altro posto dove andare se non dentro. Tutte le strade vengono dimenticate; rimane una sola via, a senso unico....
...
Questo ti renderà più sano di quanto tu sia mai stato, perché vorrà dire buttar via tutta quell'immondizia che portavi con te. Pensi che il tuo gibberish provenga dal cielo? Sei tu che stai trasportando tutta quella spazzatura, buttala via! Fallo con totalità, e con grande entusiasmo. Non preoccuparti se è arabo o ebreo o cinese; puoi parlare qualunque lingua che non conosci. Devi solo evitare la lingua che conosci, perché quella lingua non porterà alla luce le tue sciocchezze, sarà solo un esercizio grammaticale. Il significato non serve affatto. Per due minuti, dai alla tua esistenza la possibilità di essere priva di significato. Sarà un grande shock per te vedere che in soli due minuti diventi così leggero, così pronto a entrare nel silenzio.”
Osho: The Miracle, #2

lunedì 3 novembre 2008

Meraviglioso mistero!




Un mio intervento al post precedente diventa post a sua volta... Riflessioni... semplicemente.



Grazie Amici per le vostre parole... Sono ancora scossa e triste e in questi giorni penso che, davvero, siamo attaccati alla vita da un filo sottile che in ogni momento Lui potrebbe decidere di recidere.
Non è pessimismo il mio, è la realtà!!!
Ma questo non deve rattristarci, anzi... Questa consapevolezza deve diventare uno stimolo a vivere più intensamente ogni nostro giorno, con passione e amore, con gioia e consapevolezza.
La vita è troppo breve e troppo preziosa per gettarla via dedicandoci a cose poco nobili, inutili, futili e vacue...
L'uomo è un essere grande per tutto quello che porta nel cuore, per tutto quello che alberga nella mente... e nello stesso tempo è un essere fragile e debole.
Siamo un meraviglioso mistero!
Vi abbraccio forte

Francesca

venerdì 31 ottobre 2008

Un pensiero per Olga

Olga non c'è più.
Olga era una mia amica. Olga era malata, molto malata... e adesso non c'è più!
Il male dei mali l'ha portata via e il suo fisico, già fortemente provato per il trapianto subito molti anni addietro, non ha retto il peso delle terribili cure a cui è stata sottoposta.
Oggi sono profondamente triste e non faccio altro che pensare alle sue figlie e a suo marito, al bel sorriso cordiale che ci siamo scambiate quando ci siamo conosciute, tantissimi anni fa, alle tante e tante risate che abbiamo fatto sedute intorno al tavolo della sua casa che era sempre aperta a tutti, al quadro che ho dipinto per lei, alle gite che abbiamo fatto insieme...
Olga non c'è più.
La sua anima vola alta nel cielo, circondata da un coro di Angeli.
Arrivederci!

Francesca

lunedì 27 ottobre 2008

Per ridere un po'!!!

ANNUNCI IN PARROCCHIA.


Per tutti quanti tra voi hanno figli e non lo sanno, abbiamo un'area attrezzata per i bambini!


Giovedì alle 5 del pomeriggio ci sarà un raduno del Gruppo Mamme. Tutte coloro che vogliono entrare a far parte delle Mamme sono pregate di rivolgersi al parroco nel suo ufficio.


Il gruppo di recupero della fiducia in se stessi si riunisce Giovedì sera alle 19. Per cortesia usate le porte sul retro.


Venerdì sera alle 7 i bambini dell'oratorio presenteranno l' "Amleto" di Shakespeare nel salone della chiesa. La comunità è invitata a prendere parte a questa tragedia.


Care signore, non dimenticate la vendita di beneficenza! E' un buon modo per liberarvi di quelle cose inutili che vi ingombrano la casa.
Portate i vostri mariti.


Tema della catechesi di oggi: "Gesù cammina sulle acque". Catechesi di domani: "In cerca di Gesù".



Il coro degli ultrasessantenni verrà sciolto per tutta l'estate, con i ringraziamenti di tutta la parrocchia.


Il torneo di basket delle parrocchie prosegue con la partita di mercoledì sera: venite a fare il tifo per noi mentre cercheremo di sconfiggere il Cristo Re!


Il costo per la partecipazione al convegno su "preghiera e digiuno" è comprensivo dei pasti.


Per favore mettete le vostre offerte nella busta, assieme ai defunti che volete far ricordare.


Il parroco accenderà la sua candela da quella dell'altare. Il diacono accenderà la sua candela da quella del parroco, e voltandosi accenderà uno a uno tutti i fedeli della prima fila.


Martedì sera, cena a base di fagioli nel salone parrocchiale. Seguirà concerto.


Anche le risate fanno bene allo spirito... non trovate???
Francesca

giovedì 23 ottobre 2008

A tutti i giardinieri...




“Un testo anonimo della Tradizione afferma che, nel corso della propria esistenza, ogni essere umano può adottare due atteggiamenti: Costruire o Piantare. I costruttori possono dilungarsi per anni nei loro compiti, ma arriva un giorno in cui terminano la loro opera. A quel punto si fermano, e il loro spazio risulta limitato dalle pareti che hanno eretto. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato.

Poi ci sono quelli che piantano: talvolta soffrono per le tempeste e le stagioni, e raramente riposano. Ma al contrario di un edificio, il giardino non smette mai di svilupparsi. Esso richiede l’attenzione continua del giardiniere ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere una grande avventura. I giardinieri sapranno sempre riconoscersi l’un l’altro, perché nella storia di ogni pianta c’è la crescita della Terra intera.”


(tratto da Brida, di Paulo Coelho)

martedì 21 ottobre 2008

Flamenco...


Un'idea me la sono fatta...

Il Flamenco è innanzitutto DIFFICILISSIMO!!!
A vederlo da fuori non si direbbe, ma ogni movimento della testa, delle spalle, delle braccia, del bacino, delle gambe e dei piedi è studiato fino all'ultimo dettaglio. Non ci si può permettere di lasciare nulla al caso, pena la fine dell'armonia che nel Flamenco è essenziale!

Il Flamenco è RITMO!!! Bisogna avere uno straordinario senso del ritmo perchè senò non si capiscono i passi, le battute, quando e come imprimere al piede il colpo più forte o quello più leggero...

Il Flamenco è DISCIPLINA!!! Ragazzi, io ho fatto danza classica per tanti anni, quindi di rigore e disciplina ne so qualcosa e confesso che questa danza non ha nulla da invidiare alla sua più nobile compagna!!!

Il Falmenco è GRINTA e PASSIONE!!! Senza questi elementi i movimenti restano mollicci, non tonici, poco incisivi...

Il Flamenco poi, almeno per me, è DIVERTIMENTO!!! Mi diverto a ballarlo, a sentirlo, a farlo piano piano mio... Ne ho ancora tanta di strada da fare, diamine... sono solo alle prime lezioni, ma mi rendo conto che ogni volta che ci ritroviamo quel passo che mi sembrava impossibile comincia a venirmi, che quel movimento delle mani che non avevo afferrato mi riesce ed è bello da vedere, che quel ritmo che non sentivo mi è entrato dentro e lo sento che vibra dentro di me...

Il Flamenco è BELLISSIMO!!!

Un abbraccio

Francesca


sabato 18 ottobre 2008

Quando ho fame...




" Quando ho fame, mandami qualcuno da sfamare

e quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di bere.

Quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare.

E quando sono triste, mandami qualcuno a cui dare conforto"


- o - oOo - o -



Oggi la gente è affamata d'amore,

e l'amore è la sola risposta

alla solitudine e alla grande povertà.

In alcuni paesi non c'è fame di pane,

la gente soffre invece di terribile solitudine,

terribile disperazione, terribile odio,

perché si sente indesiderata,

derelitta e senza speranza.

Ha dimenticato come si fa a sorridere.

Ha dimenticato la bellezza del tocco umano.

Ha dimenticato cos'è l'amore degli uomini.

Ha bisogno di qualcuno che la capisca e la rispetti.


- 0 - oOo - o -


Abbiamo bisogno di trovare Dio,

ma non possiamo di certo trovarLo

nel rumore e nell'inquietudine.

Dio è amico del silenzio.

Osservate come la natura

- gli alberi, i fiori, e l'erba -

cresce in silenzio.

Osservate le stelle, la luna e il sole,

come si muovono in silenzio.

Più riceviamo in silenziosa preghiera,

più riusciamo a dare con le nostre azioni


(Madre Teresa di Calcutta)

venerdì 17 ottobre 2008

Il buio oltre la siepe



Ho terminato ieri la lettura di questo libro.
Romanzo bellissimo, scritto con penna felice e lieve. Le vicende di una cittadina del profondo sud degli Stati Uniti viste attraverso gli occhi attenti e puri di una bambina di otto anni. Il razzismo, l'ipocrisia, l'ingiustizia, la maldicenza, la paura del diverso... ma anche l'onestà, la bontà di cuore, la giustizia visti attraverso l'infanzia...
Personaggi indimenticabili...
Romanzo giustamente famoso e che consiglio.
Un abbraccio
Francesca

lunedì 13 ottobre 2008

Fuori programma...



Non si può stare in casa quando fuori il tempo è tanto bello... Durerà poco, si sa. Prima o poi il freddo arriverà e allora queste giornate bisogna godersele appieno. E poi questo è il momento buono per le castagne, e io adoro le castagna!!!
Così nel pomeriggio tutti e quattro siamo andati in un bellissimo bosco poco distante dalla città a raccogliere questo meraviglioso frutto autunnale.
L'odore del bosco, l'aria pulita, questo piacevole tepore, il sole ancora caldo sulla pelle, le voci dei bimbi che si rincorrevano tra gli alberi, mio marito che raccoglieva legnetti per la stufa, il cane che annusava ovunque, gli uccelli tra i rami, i colori delle foglie.... Che meraviglia!!!
Quanto mi piacciono queste gite fuori programma!!!
Un abbraccio
Francesca

venerdì 10 ottobre 2008

I 7 chakra



Un altro giovedì... un'altra serata di meditazione.
La tecnica che abbiamo imparato ieri sera è interessantissima. Non era una meditazione dinamica, come quella della scorsa settimana, ma una meditazione cantata.... Ebbene si, abbiamo cantato!!! Sette note per i sette chakra!!!
Partendo dalla nota più bassa, che corrispondeva al primo chakra, su su fino alla nota più alta che corrispondeva all'apice della testa e poi di nuovo velocemente giù!!! Stavamo seduti, ad occhi chiusi, in circolo attorno a delle candele accese. Abbiamo ripetuto il ciclo di sonorità per ben tre volte, dopo di che ci siamo distesi semplicemente ad ascoltare la reazione del nostro corpo. Ieri avevo un po' di mal di schiena, ad essere sincera e quindi non me la sono goduta in pieno, però sentivo un pizzicorino lungo la spina dorsale... Non so se è stata suggestione o se veramente quelle note avessero stimolato i miei chakra, ma sentivo le formichine... La notte non ho quasi dormito tanta era l'energia che avevo dentro di me! Contrariamente alla settimana scorsa, che ero spossata e rilassatissima, questa tecnica di stimolazione dei chakra mi ha messo addosso una smania pazzesca!!!
Che cosa ci riserverà la mia amica meditatrice per la prossima settimana???
Un abbraccio
Francesca

martedì 7 ottobre 2008

L'africana friulana!!!




Stamattina ero in Posta per lavoro... Prendo il numero e mi siedo in attesa del mio turno. All'interno dell'ufficio postale c'era già una giovane donna africana, piuttosto alta e sorridente. Non sapevo chi fosse, non l'avevo mai vista ma aveva un aspetto gioviale, allegro, simpatico...
Arriva il suo turno e subito un particolare mi colpisce: parla italiano perfettamente ma con un fortissimo accento friulano... azzarderei a dire cividalese!!!
Poteva essere una ragazza adottata da una famiglia di friulani, ho pensato... Oppure è nata qui e crescendo in mezzo a coetanei friulani ha assorbito la nostra cadenza inconfondibile (Avete presente Mandi Mandi!!!)... Ho pensato che poteva anche essere una immigrata che invece di ghettizzarsi, come spesso accade e come spesso, purtroppo, sono costretti a fare, si è a tal punto inserita nel contesto della città, da imparare il dialetto locale. Magari fosse così, ho pensato!!!
La cosa mi ha messo allegria. Ero piena di gioia per questa donna con le treccine e la pelle scura che parlava come un friulano DOC!!!
Chissà, magari fra qualche anno smetterò di meravigliarmi per una cosa come questa perchè sarà diventata normale!!! Lo spero, lo spero davvero!!!

venerdì 3 ottobre 2008

Che meraviglia!!!




Era tanto tempo che lo desideravo, che ci pensavo, che lo sognavo... Finalmente ieri, su invito di una mia cara amica d'infanzia, che da anni pratica le meditazioni di Osho, mi sono iscritta ad una serie di sette incontri di meditazione dinamica.... Per chi non sapesse che cosa sono le meditazioni dinamiche, spiego in breve che sono meditazioni pensate apposta per noi occidentali che siamo del tutto incapaci di stare seduti e fermi senza avere mille pensieri per la testa. Prima di farlo è necessario scaricare le tensioni muovendo il corpo.
Mi sentivo un po' scema a ballare a occhi chiusi, in una stanza illuminata solo da candele, in mezzo a dei perfetti sconosciuti... ma, dopo l'iniziale momento di imbarazzo, mi sono lasciata prendere dalla bellezza della musica e dal movimento del corpo... Abbiamo danzato per 45 minuti, ininterrottamente... E dopo la meditazione è stata facile, anche perchè eravamo distrutti!!!!!!
La mia mente era piena di pensieri però... ma mi sono resa conto che piano piano sono riuscita a svuotarla.
E' stato meraviglioso, bellissimo!!!
La prossima settimana ripeterò l'esperienza e sono già qui che conto i giorni....
Un abbraccio
Francesca

lunedì 29 settembre 2008

Rinasco




C'è stato un momento della mia vita
in cui la mia ruota era ferma
bloccata
Nulla sembrava darmi gioia o sorrisi.
Quanti giorni, quante ore
trascorse distesa sul letto
a fissare un puntino lontano, niente...
La solitudine riempiva la mia vita
l'inedia arricchiva il mio tempo.

Poi tu mi hai colta come un fiore
mi hai afferrata delicato
come si afferra una farfalla.
Mi hai posta al di sopra di tutto
con una spinta hai fatto ripartire
la mia vita, la mia ruota.
Il sangue scorreva ancora nelle mie vene.

Mi hai sussurrarto parole all'orecchio
mi hai accarezzato il viso
mi hai asciugato le lacrime.
Mi hai stretto forte nelle tue forti braccia
e li mi sono addormentata.
Rinasco
rinasco dall'utero del tuo abbraccio.

Francesca

(La foto è di Tito Barbini)

Piccoli blog

Ieri i miei figli hanno insistito per avere anche loro un piccolo blog...
Ci ho pensato a lungo e poi ho acconsentito.
Naturalmente saranno sempre sotto in mio controllo e la mia supervisione e i commenti sono ovviamente moderati... Vorrei che fossero a inviti, ma non so come si fa.
Vorrei un aiuto e altri consigli per tutelare la loro sicurezza senza ostacolarli in questo viaggio di scoperta.
Accetto suggerimenti
Un abbraccio
Francesca
P.S. Se volete intanto vedere quello che hanno fatto fin'ora, potete trovare i loro link in basso a destra.

sabato 27 settembre 2008

Cielo e Terra




Le donne non sono l'altra metà del Cielo.
Le donne sono il Cielo.
Gli uomini la Terra.
Ma l'uno non può vivere ed esistere senza l'altra.
L'Amore è il filo che lega Terra e Cielo.
Hanno ragione gli uomini a temerci perchè il cielo è incommensurabilmente più vasto della Terra, è immenso e non ha limiti. Ma è una paura infondata perchè gli uomini sono tutti figli delle donne.
Negli ultimi tempi i rapporti si sono fatti difficili, quasi ostili perchè l'uomo non è disposto ad ammettere di essere Terra e non accetta che la donna sia Cielo; e la donna, conscia di essere Cielo non vuole più essere imbrigliata e trattenuta.
Beati coloro che trovano l'equilibrio fra i due elementi. Non più dominatore e non più dominato. Questo equilibrio è l'Amore, quello che rende vivi, quello che spiega le ali e non le tarpa, quello che ha un che di divino.
Il Cielo è burrascoso a volte, a volte è dolce e caldo, oppure piange e si dibatte.
La Terra è immobile, ferma e accoglie la dolcezza come le sferzate del Cielo che la sovrasta. Terra e Cielo contengono in se anche il fuoco e l'acqua, passione e vita.
Tutti gli elementi sono presenti e si compenetrano.
Sublime, sublime poesia questo mescolarsi e arricchirsi.
La somma degli elementi aumenta la potenza e il tutto si espande ed esplode.
Questo secondo me è l'Amore.

Un abbraccio
Francesca

giovedì 25 settembre 2008

L'isolamento creativo



Sto leggendo questo libro. E' un libro che mi sta dicendo molte cose, che mi sta insegnando alcune verità che sentivo dentro di me ma che non sapevo come esprimere...
L'altro giorno pensavo che è parecchio tempo che non disegno più... Non ho mai tempo, non ho la concentrazione... Pensavo: "Dovrei isolarmi, concentrarmi... ma come faccio?". Ecco che la Serrano sintetizza in questo passaggio il mio pensiero in proposito...

"Quando sarai una vera pittrice, ricordati che la differenza tra un uomo e una donna nel gesto creativo è la seguente: c'è sempre una donna che chiude a chiave una porta affinchè il genio maschile possa esprimersi; lo separa dal mondo, risolve tutto per lui in modo che possa rimanere concentrato e puro, tiene alla larga gli intrusi e le quisquilie quotidiane e provvede a tutto all'esterno cosicchè all'interno lo spazio possa irradiare solo la sua luce. A una donna, Emilia cara, nessuno fa il favore di chiudere la porta. Se poi è madre, non riuscira nemmeno a chiuderla da sé. Al primo lamento del figlio, anche se ha già vent'anni e vive in un altro continente, l'aprirà, si lascerà alle spalle la dimensione sublime di non importa quale creazione e correrà da lui. In altre parole, non è solo il fatto di non avere una sposa devota che ci impedisce di isolarci: è la maternità. La maternità e l'isolamento sono realtà irreparabilmente in conflitto. Il vincolo è costituito dagli aspetti prosaici, Emilia, che ci ancorano alla vita; che alla fine - a prescindere dalla qualità, dalla bellezza o meno della creazione - rendono diverso il prodotto artistico o intellettuale di una donna. Come vedi non è un discorso completamente negativo, non potrai negare che è interessante che i risultati finali esprimano una differenza. La diversità è tanto bella quanto necessaria, Emilia! Che non ti venga mai in mente di dire che vorresti essere un uomo perchè ti sarebbe più facile dipingere."

No, io non vorrei essere un uomo, per carità!!! Ma mi piacerebbe avere UNA MOGLIE!!!
Baci
Francesca

sabato 20 settembre 2008

Vi ringrazio....




Oggi mi sono svegliata pensando a un post di Francesco approposito di quelle che lui chiama le "amicizie Bit", ossia le amicizie nate sul web... che suscitano tanta perplessità e a volte sospetto.
Lo so che bisogna stare attenti (e Roberto ce lo ricorda con il nome stesso del suo blog!), ma io sono stata fortunata e stamattina sento il bisogno di ringraziarvi...
Voglio ringraziare Claudia, la mia dolcissima Claudia, che porto ormai stabilmente nel cuore... una vera Amica come mai avrei immaginato di incontrare su internet...
Voglio ringraziare Ferdinando, il poeta, che arricchisce la mia anima di versi mai scritti prima... Voglio ringraziare Tito per la sua sensibilità, la sua bellezza d'animo e di cuore, per i suoi libri, per avermi chiamata "carissima amica"....
Voglio poi ringraziare la nonna del Web, Fausta, una donna curiosa e sensibile, una delle prime voci che ho incontrato appena collegata a Internet (questo per farvi capire quanto sia stata fortunata!!!), ringrazio Michela, perchè senza i suoi consigli e il suo sostegno iniziali questo blog non sarebbe mai nato, ringrazio Paola, energica e appassionata, Sandrina, dolcissima e quasi timida nel suo modo così delicato di porsi, ringrazio la cara Pimpa che vorrei conoscere più a fondo, il folle Francesco con i suoi post che mi fanno impazzire, Andrea il ciclista messicano, l'incasinatissimo Fabio (un abbraccio particolare a te!), l'intellettuale Mariagrazia che scrive sempre post interessantissimi alleggerendoli con ricettine niente male, l'americano Marco che ama l'America ma la guarda con occhio critico, ringrazio Roberto anche se mi piacerebbe poter commentare i suoi post (non è che ci ripensi???)... E poi ci sono ancora altre persone che magari non passano più a trovarmi e che io visito poco ma che sono sempre vicino al mio cuore...
Insomma, per farla breve, stamattina penso a voi. Ho letto un po' di messaggi nei post più vecchi, lettere di posta elettronica, dediche sui libri che mi sono arrivati da voi, interventi sul forum di Anobii o di Tiziano Terzani e mi sono resa conto che quelle erano parole scritte da persone che mi conoscono, che sanno chi sono... Forse sul Web appaio migliore di quello che in realtà sono, lo ammetto (non mi avete mai vista arrabbiata!!!) ma quel che è certo è che qui riesco ad esprimermi come nella vita di tutti i giorni non sono capace; per timidezza, per pudore, non so... ma qui è più facile essere come sono!
Vi ringrazio Amici cari... vi voglio bene!

Francesca

giovedì 18 settembre 2008

POESIA




Parli della tua età, dei tuoi fili di seta bianca.
Guarda le tue mani petali di oleandro,
il tuo collo unica piega di grazia.
Amo la cenere sulle tue ciglia sulle tue palpebre,
i tuoi occhi d'oro opaco i tuoi occhi sole
sulla rugiada dorata e verde, sull'erba del mattino,
i tuoi occhi a novembre come il mare all'alba
intorno al castello di Gorée.
Quanta forza nei loro fondali,
tesori di caravelle gettati al dio d'ebano!
Amo le tue giovani rughe e queste ombre
che il tuo sorriso di settembre colora di rosa antico,
questi fiori agli angoli degli occhi e delle labbra.
I tuoi occhi il tuo sorriso, i balsami delle tue mani il velluto
il pelo del tuo corpo che da tempo m'incantano nel giardino dell'Eden
donna ambigua, tutta furore e dolcezza.
Ma nel cuore della stagione fredda
quando le linee del tuo volto saranno più pure e le guance scavate,
lo sguardo lontano, o mia signora, quando di solchi saranno striati,
come i camopi d'inverno, la tua pelle il collo il corpo sfinito
le tue sottili diafane mani, raggiungerò il tesoro della mia ritmica ricerca
il sole dietro la lunga notte d'angoscia la cascata e la lenta melodia,
le sorgenti mormoranti della tua anima.
Vieni, la notte scende sulle terrazze bianche,e tu verrai,
la luna accarezza il mare con la sua luce di cenere trasparente
lontano riposano le stelle sugli abissi della notte marina
e l'Isola si allunga come una via lattea.
Ascolta, lo senti? il ripetuto abbaiare che sale da Cap Manuele
dal ristorante del pontile e dalla baia.
Che musica strana, soave come un sogno cara!!....

(Lèopold Sédar SENGHOR poeta senegalese.)

GRAZIE!

domenica 14 settembre 2008

Routine



L'approssimarsi dell'autunno mi infonde, da sempre, una energia vitale straordinaria.
Ormai è risaputo che il caldo ha su di me un effetto "rimbecillente"... è vero!!!
In estate faccio fatica a concepire anche il più elementare pensiero, i neuroni sonnecchiano e la materia grigia va in vacanza!!!
Ma l'autunno... che stagione magica!!!
In questi giorni qui a Udine fa decisamente freddo. Siamo passati dai 30 gradi di pochi giorni fa ai 15-16 di questi ultimi due giorni. Piove in continuazione e penso già che fra un po' dovrò fare il cambio degli armadi... (ottima occasione anche per fare pulizia, sia nell'armadio stesso che nella mente!!!).
Domani i bimbi ricominciano la scuola. Gli zaini sono pronti con astucci e quaderni intonsi. La prossima settimana riprendono anche le attività extrascolastiche, quelle poche in verità che ho concesso a Marta e Giovanni...
Insomma, riprende la ROUTINE di sempre...
Mi chiedo spesso perchè ai più questa parola fa orrore!!!
Io invece amo la routine! Mi da un grande, grandissimo senso di serenità!
Certo, se la routine diventa solo e soltanto un susseguirsi ininterrotto di giorni sempre uguali, allora, sono daccordo, fa orrore... ma se la routine è creatività e fantasia allora non verrà mai a noia!
Ci sono momenti in cui mi lascio un po' andare alla stanchezza (ci provo, ma non sono La Donna Bionica) e allora penso anch'io che "routine" sia una parola orribile, ma il più delle volte riesco ad avere la meglio sulla noia dei lunghi pomeriggi invernali anche in quei momenti!!!
I bambini mi sono di grande, grandissimo aiuto, con il loro entusiasmo, la loro energia, la loro immensa ed inesauribile voglia di scoprire.
Adesso Marta si è messa in testa che da grande vuole fare la cuoca. Insiste perchè le insegni tutto quello che so e io, nei limiti di ciò che permette la sua ancor tenera età, lascio che sia la mia apprendista. L'altra sera, insieme a Giovanni che faceva il suo assistente, hanno preparato di sana pianta la cena. Hanno giocato al ristorante con tanto di menù e listino prezzi.
Roberto ed io ci siamo seduti in sala da pranzo, Giovanni è arrivato con la lista, ha preso le ordinazioni e poi è sparito in cucina. Dopo pochi minuti i bimbi sono riapparsi pieni di orgoglio con i loro piatti (buoni in verità e anche esteticamente piacevoli a vedersi!) e anche con il conto.... 4,50 Euro circa a testa!!!
Un prezzo davvero onesto nonostante il ristorante improvvisato si chiamasse "Ai due Ladroni"....
Domani comincia anche il mio corso di Flamenco, ma di questo vi parlerò un'altra volta....
Insomma, in breve, l'autunno è arrivato, di prepotenza, portandosi appresso il freddo e questa energia particolare... e trascinando lontano l'afa e il caldo che, ormai si è capito, non amo per niente!!!!
In questo momento, mentre scrivo, un forte vento agita le foglie delle grandi querce fuori dalla mia casa e io mi sento bene!!!
Un bacio
Francesca

lunedì 8 settembre 2008

Vivizen




Recentemente ho aggiunto tra i miei amici un nuovo blog - Vivizen...
E' un blog molto bello e interessante e sono lieta di presentarvelo riportando qui, pari pari, l'ultimo post che io condivido in pieno...

10 motivi per svegliarsi presto la mattina.

Mi alzo ogni mattino alle 5, e più di un amico (ovviamente, direi) mi ha domandato per quale motivo lo faccia, visto che potrei rimanere a poltrire nel letto molto più a lungo.
Difficilmente oggi potrei rinunciare a questa abitudine, ecco perché.

Un saluto al nuovo giorno.

L’atmosfera magica delle primissime ore del mattino è la condizione ideale per accogliere l’inizio di una nuova giornata.
Per me si tratta di un rituale estremamente intimo e personale, mi dà la sensazione di riuscire a riconoscere un senso di sacralità nel giorno che mi aspetta, mi consente di rinnovare quotidianamente il mio impegno nei confronti della vita.
Io utilizzo queste parole, suggerite dal Dalai Lama: “Oggi sono fortunato perchè mi sono svegliato, perchè sono vivo, perchè ho tra le mani una vita preziosa, non la sprecherò. Utilizzerò tutte le mie energie per migliorarmi come persona, per espandere il mio cuore verso il prossimo, per illuminarmi a beneficio di tutti gli esseri viventi, mi comporterò in modo gentile con gli altri, non mi arrabbierò e non avrò pensieri malvagi nei confronti del prossimo, cercherò con tutto me stesso di fare del bene agli altri” .

Un magnifico inizio di giornata.

In passato ero solito alzarmi tardi, prepararmi di corsa, arrivare appena in tempo al lavoro, ancora piuttosto intontito e nervoso, irascibile verso gli altri. Certamente non il modo migliore per iniziare la giornata.
Ora le abitudini sono cambiate, alzarmi presto mi consente di gestire tutto con più calma, prepararmi tranquillamente, ritrovarmi alle 8 del mattino con molte incombenze già svolte; ho scoperto che non c’è necessità di correre, niente affanni e niente nervosismo, la giornata inizia con un sorriso, all’insegna della serenità. Iniziare ad alzarmi presto ha costituito una svolta fondamentale per il mio buon umore durante tutta la giornata.

Tranqullità.

Nessuno che urla, niente clacson di auto, televisioni e radio silenziose, telefoni che non squillano. Le prime ore del mattino sono così tranquille, quiete e serene da trasmettere inevitabilmente un profondo senso di pace ed armonia. E’ la parte della giornata che preferisco perché riesco ad assaporare al meglio dei momenti unici di silenzio assoluto, di tempo dedicato a me stesso in cui poter pensare, leggere, meditare.

L’alba.

Chi si alza tardi perde, a mio giudizio, una delle grandi meraviglie della natura, il sorgere del sole. E’ uno spettacolo che si ripete tutti i giorni, lo so, e molti vi hanno fatto l’abitudine. Non io, quei colori meravigliosi e quell’atmosfera che sembra sospesa nel tempo e nello spazio riescono ancora a stupirmi, a farmi sognare. E a trasmettermi felicità, un’immensa gioia di vivere.

La colazione.

E’ il pasto più importante della giornata, lo avrete sentito dire innumerevoli volte. Alzandomi presto, ho tutto il tempo a disposizione per prepararmi e gustare con calma un’ottima colazione. Se salti questo pasto, all’ora di pranzo sarai così affamato da mangiare senza esitazione tutte le schifezze grasse ed unte che troverai sotto mano. Allora concediti una colazione sana e nutriente al mattino ed avrai le energie necessarie per affrontare buona parte della giornata.
Personalmente, poi, ritengo assai più piacevole assaporare con calma il mio caffè nella quiete del mattino piuttosto che mangiare qualcosa al volo mentre vado di corsa al lavoro.

Sport.

Ovviamente puoi trovare il momento più opportuno per allenarti durante tutto l’arco della giornata, e per molti fare sport dopo il lavoro è la via migliore per scaricare lo stress. Allo stesso modo, ho scoperto che allenarmi al mattino è una delle attività più piacevoli e salutari che abbia provato, per il semplice fatto che mi consente di iniziare la giornata con il giusto benessere psico-fisico. Lo sport mi fa stare bene, sempre, ma farlo al mattino riesce a farmi sentire ancora meglio.
Un altro piccolo vantaggio: l’allenamento programmato per il pomeriggio o la sera potrebbe essere cancellato da qualche altro impegno sopravvenuto, mentre lo sport al mattino è, teoricamente, sempre possibile.

Produttività.

Il mattino, per quanto mi riguarda, è la fase del giorno più produttiva in assoluto. Si combinano l’energia e l’atmfosfera necessarie per svolgere gran parte di quelle attività che normalmente durante il giorno riuscirei a portare a termine solo a fatica per via della stanchezza o delle continue distrazioni.
Riesco a leggere, scrivere, occuparmi delle faccende domestiche prima ancora che gli altri abbiano iniziato la giornata. Così, quando arrivano il pomeriggio e la sera, ho sempre tanto tempo da dedicare ai miei amici e alla mia famiglia.

Puntualità.

Abituandosi ad alzarsi presto al mattino diviene molto più semplice arrivare puntuale agli appuntamenti. Saranno in molti ad apprezzarlo, tu per primo.

Meno traffico.

Se riesci ad alzarti presto e a metterti in strada per andare a lavoro di buon’ora, avrai la piacevole sorpresa di trovare le strade molto meno intasate. Il che significa meno stress.

Programmazione.

La mattina presto è il momento ideale per fare il punto della situazione. Sui tuoi progetti, la tua famiglia, il futuro. Il mattino ti consente di dedicarvi la tranquillità ed il tempo necessari. Approfittane.

COME RIUSCIRE AD ALZARSI PRESTO

Non cambiare abitudini in modo drastico. Agisci gradualmente, alzandoti appena 15-30 minuti prima del solito. Fallo per alcuni giorni. Poi anticipa la sveglia di altri 15minuti. Prosegui in questo modo fino a raggiungere l’orario che ti sei prefisso.
Prova ad andare a dormire un pò prima. E’ ovvio, la coperta puoi tirarla solo da un lato. Se ti abitui ad alzarti presto, necessariamente dovrai imparare ad andare a dormire in anticipo rispetto a prima. Provaci, magari portati a letto un buon libro, se sei davvero stanco il sonno verrà da solo, poi anche questa diventerà un’abitudine.
Posiziona la sveglia lontano dal letto. Se rimane vicino al letto, la spegnerai con un semplice gesto e tornerai a dormire. Non farlo… se collochi la sveglia lontano dal letto dovrai invece necessariamente alzarti per spegnerla. Ma a quel punto sarai già in piedi. Il più sarà fatto, devi solo rimanerci..
Esci dalla stanza da letto non appena hai spento la sveglia. Non indugiare sulla possibilità di tornartene a letto. Esci dalla stanza. Sciacquati bene la faccia e presto sarai sveglio abbastanza per affrontare al meglio la giornata.
Sfrutta il tempo a disposizione. Non alzarti presto al mattino solo per metterti a guardare la TV o navigare su internet, a meno che questo non rientri esattamente nei tuoi obiettivi. Inizia la giornata di slancio. Approfittane per preparare una bella colazione alla tua famiglia, per fare allenamento, per leggere o meditare. Fanne il tuo tempo.

giovedì 4 settembre 2008

PAPA'



Eccolo mio padre...
Questo è un ritratto che feci circa cinque anni fa da una fotografia anticata che lo ritraeva vestito da ufficiale dell'esercito sudista!!!
Era o non era bellissimo????

Quanto mi manca!!!

Un abbraccio
Francesca

mercoledì 3 settembre 2008

Settembre!!!




Questo mese ha su di me un effetto particolare... Dopo il caldo dell'estate, dopo le vacanze e il riposo, settembre mi infonde una grande voglia di cambiare, di rinnovare, di realizzare i sogni.
L'aria che si fa più fresca, le giornate che si accorciano, le foglie degli ippocastani già quasi secche sui rami, la pioggia che scende leggera... tutto mi riempie di gioia!!! Amo settembre e amo l'autunno in particolare e anche se ufficialmente l'estate non è finita, sento nei profumi della terra e dell'aria l'annuncio del freddo che verrà.
Da bambina, in questo mese, mio padre mi portava spesso nei boschi a cercare i funghi: mi ha insegnato a riconoscerli e raccoglierli, mi portava nei "posti segreti", mi faceva vedere come pulirli sul posto e come adagiarli delicatamente dentro il cestino... Sento ancora nelle narici l'odore forte del sottobosco.
Era un uomo bello, in tutti i sensi, e in questo mese lo ricordo con più nostalgia, forse perchè settembre è dolce come era dolce mio padre.

domenica 31 agosto 2008

12 ANNI INSIEME A TE!!!



Siamo come il cane e il gatto....
Siamo come il giorno e la notte...
Siamo come la luce e il buio...
Come l'acqua e il fuoco... il silenzio e il rumore...
Il mare e la montagna... il riso e il pianto...
Siamo come una carezza e un pugno...
Siamo noi... Roberto e Francesca.
Siamo così diversi noi due... eppure...
TI AMO IMMENSAMENTE!!!

31 agosto 1996...

lunedì 11 agosto 2008

Le città invisibili


Ho letto "Le città invisibili"...
Anzi, meglio sarebbe dire "Sto leggendo Le città invisibili" perchè ho terminato da un paio di giorni il libro, ma nella mia mente non si calma il mare in burrasca delle sensazioni, delle immagini... non affievolisce il suggestivo sogno della notte orientale, con i suoi odori e la sua decadenza...
Continuo a leggere quel libro anche se le pagine sono chiuse, buie e il libro riposto sulla mensola...
Le città Invisibili sono ovunque; sono negli occhi di uno sconosciuto, nel pianto di un bimbo, nella luce di un'alba insonne, nell'odore denso di una cucina speziata, nelle vesti leggere di una ballerina, nel secchio che sale gocciolante da un pozzo nero e profondo.
Molte sono città d'acqua, con canali e ponti sospesi nel vuoto. Un senso di vertigine a volte mi ha invasa e a volte un senso di tristezza.
Le città Invisibili sono decadenti, spesso sono solo il ricordo delle città che furono, i ruderi, le macerie... A volte le città si sovrappongono, si confondono, si mescolano senza riuscire più a distinguere l'una dall'altra.
Il Khan ascolta rapito il racconto di Marco, ascolta rapito e si perde... esattamente come accade a chi, leggendo questo libro, lasciandosi cullare dalle onde lievi delle parole, permette alle stesse di conquistarlo e di portarlo lontano lontano!
Le ultime righe sono meravigliose!

"L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno quello è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio."


P.S. Ciao a tutti. Sono a casa di passaggio per pochi giorni.
Vi saluto e vi auguro ancora Buonissime Vacanze!!!

mercoledì 30 luglio 2008

Via... Via...



Sabato mattina partiamo...
Andiamo in Liguria per... non lo so!!! Una... due settimane???
Poi forse andiamo da Carlo e ci fermiamo a tempo indeterminato...
Siamo liberi.
Abbiamo, sia io che mio marito, un mese di ferie e non so come lo utilizzeremo, cosa faremo, dove andremo... L'unica cosa certa è che sabato andiamo via... via...
Mi getto tutto alle spalle per un po'!!! Voglio dormire, riposare, giocare, leggere, nuotare, mangiare bene e... avrò mio marito, il mio bellissimo marito, tutto per me......
Buon riposo anche a voi e ci rivediamo presto, non so di preciso quando, ma TORNERO'!!!
Un abbraccio
Francesca

venerdì 25 luglio 2008

Settimo cielo...



Si, sono felice stasera...
Sono appena tornata da una bellissima mostra collettiva organizzata dall'Associazione Culturale di cui sono membro... Esponevo anch'io e i miei lavori sono stati particolarmente apprezzati. Ho incontrato tanti vecchi amici che non vedevo da secoli, ho chiaccherato piacevolmente con persone mai viste prima, ho osservato mio marito cercare di carpire commenti tutto inorgoglito...
La serata era fresca, ventilata, piacevole...
Mi mancano le parole per dire come mi sento... Sono contenta!!!
Francesca

domenica 20 luglio 2008

Solo per pochi....

E' stata una settimana difficile, lunga e faticosa... ma stasera mi sono riconciliata con il mondo. Sono andata ad assistere ad uno spettacolo di flamenco tenuto dalle allieve della scuola che a settembre comincerò a frequentare. La serata minacciava temporale e infatti c'era pochissima gente essendo l'evento all'aperto. Quando dico "pochissima gente" intendo proprio pochissima, tanto che la mia amica ed io abbiamo temuto di essere nel posto sbagliato. Ma poi abbiamo visto svollazzi di gonne, ventagli e scialli...
Lo spettacolo è stato informale e divertente. Le ballerine si sono esibite davanti ad un pubblico di appena una ventina persone e inoltre verso la fine dello spettacolo ha cominciato a piovere a dirotto... ma non si sono fermate. Ci siamo tutti trasferiti sotto una tettoia e nel modo più conviviale e amichevole hanno terminato il loro spettacolo. Grandi risate, molta semplicità, moltissimi applausi e poi alla fine ci siamo fermati a chiaccherare un po'...
Insomma, in un mondo dove tutto sembra dover essere perfetto e patinato, un po' di semplicità, di informalità...
Ho ricaricato le batterie!!!
Un abbraccio
Francesca

domenica 13 luglio 2008

Semplicità


(Lev Tolstoj)


Ho finito oggi la lettura di Guerra e Pace...
Romanzo stupendo, che consiglio a tutti. Una frase vorrei riportare fra le tante che ho sottolineato. La pronuncia Pierre Bezuchov alla fine del libro, quasi una sintesi del suo essere...

"Volevo dire soltanto che tutte le idee che hanno enormi conseguenze sono sempre semplici. Tutta la mia idea consiste in questo: se tutti gli uomini disonesti sono legati fra loro e formano una forza, gli onesti debbono fare lo stesso. Vero che è semplice?"

E' una frase di sconcertante verità e attualità.
Un abbraccio
Francesca

Senza parole

sabato 12 luglio 2008

Lentamente muore chi...



Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno; chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

(Martha Medeiros - giornalista e scrittrice brasiliana)

mercoledì 9 luglio 2008

Uccelli in gabbia



Ho trovato questa frase per caso gironzolando nel web e, non so perchè, ho deciso di postarla... No, lo so perchè!!!
Io mi sento come un uccello in gabbia che canta la libertà, la canta soltanto!!!
Ho la memoria di voli liberi, di cieli infiniti, di sensazioni di vuoto... e adesso mi accontento di quei ricordi!!! La mia anima è ingabbiata, non riesce a spaziare, si accontenta di quel pezzettino di cielo che vede dal suo giardinetto, chiuso tra i palazzi della via!!!
Ma io so, lo sento, che un giorno la mia anima tornerà a volare libera!!!
Un abbraccio
Francesca

sabato 5 luglio 2008

Il mio migliore Amico.



Questo è Carlo, il mio migliore Amico... L'Amico che c'è quando hai bisogno di aiuto, quello che accorre se c'è un problema... Lui era accanto a me quando mi sono sposata, quando ho battezzato i miei figli (è padrino di Giovanni...), quando Marta è stata operata al cuore... Lo chiamo quando sono triste, quando voglio ridere, quando c'è da decidere qualcosa di importante... E' come è più di un fratello per me e io lo amo immensamente!!!
Carlo è capace di tirare fuori il meglio di me... non so come faccia, ma ci riesce perfettamente!!!
L'unica cosa negativa è che vive lontano da qua... Lui è emiliano e ci vediamo tre, quattro volte l'anno!!!
Malignamente mio marito dice: "Siete tanto amici proprio perchè vive tanto lontano...". Eh... Eh... Eh...!!!
Volevo che facesse parte, per primo, della mia nuova casa dell'Anima!!!
Il primo post della "nuova gestione" l'ho voluto dedicare a lui, con tutto il mio affetto!!!
Un abbraccio
Francesca

venerdì 4 luglio 2008

CAMBIAMENTI

Da qualche tempo desidero fare un po' di pulizia nella mia vita eliminando le cose superflue.
Siamo circondati da cose inutili, da mille e mille orpelli, da zavorre che non fanno altro che appesantire quel grande sacco che ci trasciniamo dietro lungo la strada della vita.
Io sono stanca di portarmi dietro questo sacco, a volte ho l'impressione di essere Babbo Natale!!!
Mi voglio fermare un po', aprire il sacco e fare una bella cernita: di qua le cose da tenere, di la quelle da gettare...
Con le cose è più semplice, più complicato è farlo con le persone... ma sarebbe davvero bello poter avere rapporti e contatti solo con chi ti è affine, solo con chi ha qualcosa da sussurrare al tuo cuore, solo con chi è capace di accarezzare lievemente la tua anima... oppure solo con chi sia capace di farti pensare, di arricchirti, in qualsiasi maniera possibile...
Quasta pulizia ho tentato di farla spesso nella mia vita. A volte ho fallito, altre volte ci sono riuscita solo in parte, altre volte ancora sono ritornata sui miei passi perchè rischiavo di fare del male a qualcuno... Non è facile!!!
Questa pulizia e questi cambiamenti cominceranno dal blog...
Per cominciare cambierò il titolo. Non voglio più essere solo UNA MAMMA CHE SOGNA... Essere madre è senz'altro la cosa più grande e più bella che mi sia mai capitata e da quando nella mia vita ci sono Marta e Giovanni io sono cresciuta e migliorata ma... vorrei cominciare a sentirmi di nuovo DONNA, PERSONA, ESSERE UMANO, non solo una mamma!!!
Siccome negli ultimi tempi sento forte il bisogno di nutrimento spirituale il blog da oggi si chiamerà LA CASA DELLA MIA ANIMA... e in questa casa raccoglierò solo emozioni, insegnamenti e persone che possano nutrire la mia anima e farla crescere!!!
Vi aspetto in questa casa, amici di sempre, vi aspetto per condividere insieme a voi un pezzetto di strada!!!
Con affetto
Francesca

mercoledì 2 luglio 2008

L'alfabeto dell'anima.

Ieri, primo giorno dopo la malattia, sono uscita con i bimbi e sono andata in libreria. Avevo già da tempo ordinato un libro - L'alfabeto dell'anima - di Giovanni Molon e finalmente ho potuto acquistarlo. Lo porto a casa e lo sfoglio... Leggo qua e la... E' molto bello. E' il libro giusto per chi, come me, ha costante bisogno di nutrire la parte più nascosta del proprio io, quella che magari si tiene celata, per pudore, per paura o solo perchè magari pensi di non essere compresa...
Questo libro, nella sua semplicità e nella sua profondità mi fa capire che ci sono molte persone con l'anima grande e che queste vivono tra di noi. E per trovarle e attirarle basta soltanto lasciare aperte le porte dell'anima.

Prendo un passaggio a caso....


"CHI SIAMO?

Siamo tutti bambini in un corpo adulto e ci imponiamo una maturità che, in verità, può nascere solamente dalla consapevolezza di quello che realmente siamo: cosa alla quale molti non sanno rispondere sinceramente, in quanto non si sono mai guardati onestamente dentro...
Spesso preferiamo mentire anche a noi stessi: risulta più facile"

(L'alfabeto dell'anima - Giovanni Molon)

martedì 1 luglio 2008

GRAZIE MICHELA!!! GRAZIE CRISTIAN!!!

Ho ricevuto questo premio due volte (DUE!!!)... Una prima volta da Michela http://alehcim81.blogspot.com e una seconda volta da Cristian http://wwwblogcristian.blogspot.com

Ringrazio moltissimo entrambi. Michela è un po' la mamma di questo blog: lei mi ha dato le prime "dritte", mi ha scritto mail dandomi consigli e suggerimenti su come si facesse per aprire un blog... Diciamo che l'ha tenuto a battesimo e quindi questo riconoscimento mi è assai gradito. La nomination (che brutta parola!!!) di Cristian mi è altrettanto gradita. Cristian è un mito... il suo blog è interessantissimo, bellissimo, ricchissimo... Sono lusingata!!!


Ed ora la parte "ufficiale":
Il BRILLANTE WEBLOG e' un premio attribuito a quei blog che si sono distinti per i contenuti o per l'estetica, con l'intento di promuoverli e incoraggiarne la diffusione virtuale.
Le regole sono queste:
1. Chi viene "nominato" deve scrivere un post sull'argomento, citando l'autore della nomina e indicando il link del suo blog.
2. Nominare a propria volta almeno 7 blog, indicandone nell'articolo i link e avvisando i lor gestori del premio.
3. Esibire, ma questo è facoltativo, il profilo-foto di chi ha nominato e di chi è stato nominato.

Ecco le mie nomination. L'ordine è assolutamente casuale, non è una classifica (ci tengo a dirlo!!!).


1) Voglio premiare il blog, interessantissimo, di una mia concittadina, con la speranza un giorno di poterla conoscere di persona. Premio il blog di Mariagrazia http://unamela.blogspot.com

2) Questo è un blog giovane ma interessantissimo. Per tutti coloro che credono nell'agricoltura biologica e in uno stile di vito in armonia con l'ambiente. Premio il blog di Baciuck http://biosipuo.myblog.it

3) Voglio premiare il mio amico Francesco il cui blog non è sempre facile da comprendere ma è sempre ricco di spunti di riflessione. Premio il blog di Francesco http://pensieridiluce.blogspot.com

4) Questo è un blog che ho scoperto di recente, ma ve lo consiglio... E' gestito da una giovane mamma come me (anche se io forse giovane non sono più!!! Aimè!!!) e come me con la testa piena di sogni. Premio il blog di Giulia http://nelboschetto.blogspot.com

5) Marco è un autentico giramondo... e i suoi resoconti dagli States sono sempre interessantissimi oltre che divertenti... e poi è un ottimo fotografo. Premio il blog di Marco http://nickmarco.blogspot.com

6) Anche questo è un blog relativamente giovane e la sua autrice non è molto assidua nel rinnovare i suoi post, ma questo non significa niente!!! E' una persona dolcissima e delicata. Premio il blog di Valentina http://valegroove.blogspot.com

7) Il settimo premio lo conferisco a Claudia, la mia Gioiabella... Si, lo so, il suo blog è su invito e quindi ciccia, non potrete vederlo, almeno che lei non voglia... però vi assicuro che è una Vera Amica!!! Premio il blog (segreto!!!) di Claudia http://emozionidibimba.spaces.live.com

Ringrazio ancora Michela e Cristian...
Un abbraccio a tutti
Francesca

P.S. Fa piacere ricevere dei premi, anche se a volte qualcuno fa un po' il sostenuto o pare snobbarli, in realtà sono sempre ben accetti... E' umano!!!

sabato 28 giugno 2008

NON AVERE PAURA...

Sto pensando a mio padre.
Non c'è nulla di più relativo del sentimento di paura della morte!
Mentre è abbastanza facile sostenere di non avere paura della morte in generale, diverso è dire di non avere paura della propria morte quando questa bussa alla porta.
Rivedo gli occhi spalancati e terrorizzati di mio padre, consapevole che la sua vita era giunta quasi al termine, conscio che la Nera Signora gli stava già cingendo le spalle.
La sentenza era senza appello e come medico lo sapeva meglio di tutti noi!!!
Cosa puoi dire ad una persona che ha questa consapevolezza?
Ogni parola appare sterile e vana, anche un po' stupida. Diventano quasi irritanti tutti i discorsi vagamente New Age di coloro che, credendo di fare del bene, parlano di una vita dopo la morte, del cambio d'abito, della morte come un volo libero nell'immenso cielo, di un fluttuare leggero sopra le nostre teste...
Eppure, di fronte a quegli occhi spalancati dal terrore, avrei potuto, avrei dovuto dire qualcosa, magari qualcosa di meno banale...
Ma ero giovane e sono solo stata capace di silenzio e sorrisi compassionevoli.
Forse adesso sarei capace di dire a mio padre parole semplici tipo: NON AVERE PAURA PERCHE' DIO NON TI ABBANDONERA', TI ACCOMPAGNERA' IN QUESTO VIAGGIO, PERCHE' DIO C'E', E' COSI' EVIDENTE!!!
Quando vedi la bellezza della Natura, la perfezione dell'Universo, la macchina perfetta del Cosmo, come si fa a negare la sua esistenza?
Di fronte all'infinitamente grande... ma anche di fronte all'infinitamente piccolo, come si può negare l'esistenza dell'Architetto?
Quando c'è in entrambi un centro intorno al quale pianeti (o elettroni - fa lo stesso!) ruotano, secondo una geometria identica e perfetta... che meraviglia!!! Dio c'è!!!
E direi a mio padre: SE DIO C'E' NON PUO' ESISTERE LA MORTE!
O meglio, non è quello che ci immaginiamo, non è la fine, non è il dolore... è solo la soglia di una consapevolezza superiore!!!
Sono passati tanti anni dalla sua morte eppure ancora sento forte, fortissima, la sua mancanza.
Ovunque sia, spero un giorno di poterlo riabbracciare.
Con Amore
Francesca

giovedì 26 giugno 2008

Infinito mare!


Ricevo da una cara amica d'infanzia, che ora si occupa di meditazione, yoga e tecniche olistiche (cose che mi affascinano ma che non ho mai sperimentato veramente e in profondità!!!), una mail bellissima che contiene anche questo brano. Il testo è talmente bello e vero che lo voglio condividere con voi.


“Nuotare nella corrente richiede grande energia ed estrema leggerezza, bisogna essere limpidi e trasparenti; altrimenti la sensazione, anziché di nuotare, è quella di precipitare in un abisso senza fondo. Ecco allora che isoliamo, scegliamo e distinguiamo per rendere comprensibile e gestibile l’ignoto. L’isola risponde a un nostro bisogno, non è in sé cattiva, basta ricordarsi che è un’isola. Spesso, a forza di vivere al suo centro, ci dimentichiamo del mare che ci circonda e da cui traiamo sostentamento. Perché è l’oceano che ci nutre, che porta le nuvole cariche di pioggia che irrora la terra. E’ dal mare che vengono il cibo e la vita, e le radici stesse dell’isola sono nelle profondità incommensurabili del mare. L’isola sorge dal fondo del mare, e il fondo del mare è uno.
Se si ha il coraggio di esplorare e conoscere l’isola in tutti i suoi aspetti, prima o poi, inevitabilmente, si giunge sulla riva del mare. E la prima volta che il nostro sguardo spazia a contemplare la sua immensa distesa, il fremere della sua superficie e il fragore delle onde, sentendo il vento salmastro sulla pelle, proviamo un profondo struggimento che nasce da un senso di appartenenza e di separazione allo stesso tempo. Sentiamo che dobbiamo andare, sentiamo di dover riunire ciò che abbiamo diviso, di unificare ciò che è stato isolato.
La nostra cara e confortevole isola ci è improvvisamente diventata stretta e opprimente: anziché un sicuro rifugio, una gabbia da cui dover uscire. Iniziamo allora a viaggiare verso altre isole, a conoscere altre isole. Scopriremo così che sono tutte diverse fra loro, eppure tutte fatte degli stessi materiali: terra, roccia e vegetazione. E che tutte rispondono allo stesso bisogno di darci rifugio. E quando su di esse incontreremo persone convinte che la loro piccola isola sia l’Universo intero, li lasceremo dire; ma se incontreremo persone ansiose di conoscere, potremo forse parlare loro di altre terre e dell’infinito mare che le accoglie. Per qualcuno saranno solo favole, per altri sarà come ricordare, ricordare il grande oceano da cui tutti siamo nati.
Spostarci di isola in isola ci porterà sempre più in contatto con il mare e sentiremo sempre più forte il suo richiamo, finché forse, un giorno, questa pulsione sarà così forte che dimenticheremo isola e nave e ci tufferemo leggeri, accolti in un dolce naufragio dall’infinito mare”.

(da “Il volo del cuore” di Franco Bottalo)