mercoledì 28 novembre 2007

HO UN SOGNO!!!


Ho sempre, fin da bambina, accarezzato un sogno... semplice e fattibile, ma che per un motivo o per un altro non sono ancora riuscita a realizzare!!! Sogno una casa in mezzo al verde, con tanti alberi intorno, un orto dove coltivare frutta e ortaggi, un bel prato dove giocare con i bambini. Vorrei tenere qualche animale; galline, cani, gatti... Lo so, sembra folle in un mondo dove tutto corre, sognare in fondo di fermarmi, di rallentare, di metter un freno e di, se volete, tornare indietro. Sarebbe una vita un po' anacronistica, lo ammetto... ma non riesco ad immaginare niente di più bello... E poi mi immagino la sera, accendere il camino, versarmi un bel bicchiere di vino rosso e, seduta su una comoda poltrona, leggere un bel libro intanto che la natura mi canta una canzone nelle orecchie!!!

Ho un sogno... ed è questo!!!


Un abbraccio


Francesca

www.anobii.com

Se amate leggere e volete condividere con tante altre persone questa vostra passione, allora date un'occhiata a questo sito

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Qui potrai trovare ed esplorare tante librerie virtuali, leggere i commenti ai libri, creare la tua libreria e tanto altro ancora...
Qui ho anche la mia libreria... Il mio Nick è sempre CICABUMA....

Un abbraccio e buona lettura a tutti.

mercoledì 21 novembre 2007

Passeggiata solitaria!!!


Ci sono dei momenti nella vita che restano dentro il tuo cuore e che puoi evocare cercando di ritrovare quella poesia e quella serenità. Oggi, che sono particolarmente stanca, ripenso al mio viaggio in Scozia di quest'estate, un viaggio in solitudine, alla ricerca della pace e del silenzio. Un giorno, nei pressi del villaggio di Aberfeldy, ho fatto una bellissima passeggiata in un meraviglioso bosco. Ho camminato ore nel silenzio più totale, rotto soltanto dal canto degli uccelli e dallo scrosciare del torrente più sotto. Il verde era accecante e l'odore delle foglie e della terra mi entrava in ogni singola cellula del mio corpo. Che meraviglia!!! A ripensarci ora... mi sembra quasi che sia stato quello uno dei momenti più significativi della mia vita, se non il più significativo. Camminavo lentamente pensando ai miei bambini lontani e a mio marito, alla semplicità della mia vita, alle cose che avrei voluto fare, ai miei sogni, alla bellezza della natura intorno a me... e ad un certo punto mi sono resa conto che non stavo più pensando a niente. La mia mente era vuota, serena, perfettamente calma!!! Stavo meditando, una meditazione attiva, dinamica ma non per questo meno profonda!!! Mi sono fermata, mi sono distesa con la faccia sull'erba e le braccia aperte e sono rimasta così, non so per quanto, abbracciando questa Terra meravigliosa e calda!!! In quel momento, anche se per pochi istanti, mi sono sentita parte del tutto ed è stata la cosa più bella, l'emozione più forte che potessi mai provare. Qualcuno mi disse una volta che in una vita passata io sono stata scozzese. Non so se sia vero o se siano solo fantasie, ma li, in quel bosco, nel centro esatto di un paese che amo profondamente, ho provato la Gioia e l'Amore. Ero partita per cercare solitudine e silenzio e ho trovato Me Stessa!!!

martedì 20 novembre 2007

ELISABETH, THE GOLDEN AGE

Alla mia amica e a me era rimasta la voglia, non soddisfatta, di vedere questo film. La leggenda di Beowulf era stato un bel ripiego, ma pur sempre ripiego!!! Ieri sera, assolutamente certe che il film in quel cinema fosse ancora in programmazione, siamo andate a vedere il secondo film della trilogia sulla vita della Regina Elisabetta I d'Inghilterra. La storia gira intorno alla vera e propria Guerra Santa che imperversava in Europa alla fine del 1500. Elisabetta, anglicana, aveva instaurato un regno di tolleranza e libertà religiosa, in contrasto con la dura repressione di Maria Stuarda, detta la Sanguinaria. Filippo II, re di Spagna, non tollera che sul trono d'Inghilterra sieda quella che lui chiama la Bastarda (ricordiamo che Elisabetta nasce dall'unione di Re Enrico VIII e Anna Bolena, in seconde nozze. Le prime nozze, annullate dalla chiesa anglicana, erano ancora pienamente valide per Roma!!!). La decapitazione di Maria Stuarda, che dalla prigione tramava per attentare alla vita della cugina Elisabetta, è il pretesto per attaccare l'Inghilterra con la Invincibile Armata... Insomma, non vi racconto tutta la trama... E' un bellissimo film, che consiglio vivamente a tutti coloro che amano i filmoni storici, ma non solo. Scene grandiose e costumi... perfettamente elisabettiani!!! La Blanchett è bravissima sia nell'interpretare i momenti di ufficialità della regina sia i momenti di umana tenerezza e di abbandono. Ne risulta una figura che è quasi un'icona, una Madonna, una Regina Vergine che, e non stento a crederlo, gli inglesi pensavano fosse quasi immortale e santa!!! Ambiguo il rapporto con la sua amica e consigliera, la giovane Bess, tanto da far pensare quasi ad un rapporto omosessuale fra le due, ma la cosa è solo accennata con piccoli sguardi e piccoli gesti... e tenero è l'amore, mai veramente dichiarato, ma palese, con il "pirata"Raleigh, interpretato da un bellissimo Clive Owen, che le fa scoprire un mondo di avventure e di frontiera che lei potrà soltanto sognare ma mai vivere davvero.
Un film che consiglio a tutti!
Un abbraccio
Francesca

sabato 17 novembre 2007

La leggenda di Beowulf

Ieri sera, nel tentativo di sottrarmi a questo torpore ozioso, sono andata con un'amica al cinema. L'intenzione era quella di andare a vedere il film sulla vita della Regina Elisabetta I, ma la pellicola era già stata sostituita... Be, ormai che ci siamo, scegliamo un altro film, ci siamo dette!!!
Nei multisala c'è una grande varietà e abbiamo solo l'imbarazzo della scelta. Optiamo per La leggenda di Beowulf. La mia amica, insegnante di lingua inglese nelle scuole superiori, mi spiega che Beowulf è una storia epica, il più antico testo della letteratura anglosassone giunto fino a noi.
Sono incuriosita e poi il cast mi stuzzica: Anthony Hopkins, John Malkovic, Angelina Jolie solo per citare i più famosi!!!
La sorpresa è grande! Il film non è un film... è una sorta di cartone animato, una via di mezzo tra film e animazione. E' indefinibile!!! La storia è indubbiamente interessante, un Fantasy molto ben confezionato, con immagini stupende, un sonoro impeccabile... Bello, davvero!!!
Ho un'unica perplessità! Gli attori!!!
Non sono riuscita a capire se ci sia effettivamente stato un lavoro di recitazione da parte del cast del film... Si, i personaggi somigliano agli attori (il re è Anthony Hopkins, il subdolo consigliere è John Malkovich, la strega è Angelina Jolie... meno riconoscibile Robin Wright Penn nei panni della regina...), ma quanto sono loro e quanto è pura animazione???
Spero che non sia questo il futuro del cinema!
Un abbraccio

Francesca

...COME PASSA IL TEMPO...


Quante volte l'abbiamo sentita questa affermazione???
Oppure, eccone un'altra... Sembra ieri che...
Ma perchè, rispetto a quando ero più giovane, il tempo sembra scorrere più velocemente? Perchè gli anni sembrano mesi, i mesi settimane e le settimane giorni?
Le ultime settimane sono fuggite via, una uguale all'altra... Forse è questa la ragione; la routine, quella routine che ammazza la passione, che rende tutto uguale e uniforme, che sbiadisce tutto dietro una cortina di nebbia grigia!
E' un alibi dire che il lavoro, la famiglia, gli impegni e le responsabilità non mi permettono di fare le cose che amo perchè, se c'è passione, il tempo si trova, per fare qualunque cosa!!!
E' almeno un mese, forse più, che non prendo in mano un gessetto e non faccio nemmeno un quadro... che non mi invento qualche bizzarra e improbabile ricetta... che non mi invento qualche strano gioco per i miei bambini... Leggo poco, sono stanca!!!
Anche i miei figli se ne sono accorti e mi rimproverano perchè non li porto più da nessuna parte, non li porto al parco, non andiamo in piscina, non facciamo quasi nulla...
Spero sia solo un momento di stanchezza passeggera, un attimo di riposo del fisico e della mente... Lo devo accettare e così come è arrivato andrà via!!!
E dopo, quando avrò ritrovato la forma, allora ricomincerò a riempire il mio tempo di cose da ricordare e allora il tempo tornerà a scorrere più lentamente!!!
Un abbraccio


Francesca

lunedì 12 novembre 2007

Il PICCOLO e il grande!!!


Vi riporto qui di seguito un bel post che ho "rubato" dal Blog del mio amico Matteo.
Inutile aggiungere che sono perfettamente daccordo con lui... Voi cosa ne pensate???
Un abbraccio

Francesca

UN PARROCO

A Ponzano Veneto, in quel di Treviso, vive un eroe. E' il parroco della chiesa del paese. Una realtà della campagna veneta, ricca di fabbriche e fabbrichette. Culla di quel "miracolo del nord-est" di cui tanto gli economi hanno parlato e parlano. Dinanzi ad una comunità musulmana che ormai rappresenta oltre il 5% degli 11 mila abitanti del paese il Parroco, emblema vivente di quello spirito di dialogo, carità, fraternità e accoglienza che porta il nome di cristianesimo, decise un anno addietro di concedere i locali dell'oratorio, di venerdì, alla comunità islamica così che questa avesse un luogo di preghiera. Il parroco spazio da donare ne ha e gli dispiace lasciarlo inutilizzato dinanzi a persone che faticano a trovare locali dove poter professare la propria fede. Così nasce l'idea del gesto di "fratellanza".Poche ore fa però la meravigliosa avventura del parroco ha avuto la sfortuna di incorrere nella curiosità dei media che hanno pubblicato a livello nazionale la notizia. Sono bastate poche ore perchè la Curia trevigiana, nella persona dell'arcivescovo, convocasse il parroco chiedendo spiegazioni e, a quanto pare, intimandogli di concludere l'inusuale iniziativa. Poche, laconiche, parole del prete: "se parliamo di dialogo e poi sbattiamo la porta in faccia...". Beh, dal mio piccolo punto di vista oggi posso dire di aver visto in azione due uomini dalla stessa fede ma di "parrocchie" diverse. Uno umile, piccolo e pieno di coraggio e spirito cristiano che si apre al mondo, anche quando questo non condivide la sua fede e accoglie senza timore e senza pretendere conversione, certo e pago della bontà della propria azione.L'altro grande e pieno di potere ma chiuso a riccio dinanzi al mondo dei diversi, come a custodire gelosamente, per proprio piacere, un messaggio, da lui incompreso, che non fruttifica, ma rinsecchisce, se non prende la luce del mondo. Siede più in alto, su questa terra, del povero parroco, ma gli siederà di molto sotto nel Regno dei cieli non avendo inteso il senso del messaggio cristiano avendo, così pare, deciso di sposare un altro messaggio: quello del potere. Concludo con la speranza che il parroco possa trovare ancora più coraggio scandendo un solenne "non ci sto", continuando la sua meravigliosa iniziativa. Che possa essere apostolo di una nuova Ecclesia che finalmente infranga la Chiesa, quale istituzione odierna, che oggi tanti stentano a riconoscere come espressione di Dio e che, invece, vedono come null'altro che uno dei peggiori condensati delle più turpi pecche umane.

sabato 10 novembre 2007

Babbo Natale esiste davvero!!!

L'altro giorno mia figlia Marta mi ha chiesto un po' dubbiosa se era vero quello che aveva sentito a scuola, ossia che sono i genitori, e non Babbo Natale, che portano i regali ai bambini la notte della vigilia... Non ho ne' confermato, ne' smentito... Mi sono limitata a dirle che Babbo Natale porta i regali ai bambini solo fino ai nove anni e che poi ci pensano i genitori, i nonni e gli amici!!! Lei sembrava contenta della mia risposta. Ha nove anni e forse ha pensato che, essendo l'ultima volta, magari Babbo Natale le porterà molti più doni!!!
Mia figlia non è stupida e sicuramente la foglia l'ha mangiata, ma non voglio toglierle il dubbio che forse forse, chissà chissà Babbo Natale esista davvero!!!
Il piccolino ci crede invece in modo convinto e assoluto, così come crede nel Topino dei denti... Due giorni fa ha perso un incisivo superiore. Ha disposto sul suo comodino un fazzoletto con il dentino sopra e poi con fiori e perline ha preparato un percorso dalla porta fino al comodino... Così il topino non si perde, mi ha spiegato!!! Non sarò certo io a togliere alla loro vita questa meravigliosa dimensione di magia... Che continuino pure a credere che le fate, gli gnomi, i folletti, il Topino dei denti e babbo Natale esistono... La verità la scopriranno prima o poi, ma io farò in modo di instillare un piccolo, ragionevole dubbio che queste cose possano esistere, se non in questa, in un'altra dimensione!!! Perchè io, che ho quasi quarant'anni e ho vissuto, pianto, sofferto, gioito, amato e perdonato... in fondo un po' ci credo!!!
Un abbraccio

Francesca

giovedì 8 novembre 2007

Un tappeto di foglie!!!

Ho un bel tiglio in giardino che ha quasi del tutto perso le foglie. Io non le raccolgo le foglie, mi piace questo tappeto che copre uniformemente il piccolo spazio aperto sul retro della casa. Fra un po' di giorni anche gli alberi sulla strada perderanno le foglie e moltissime cadranno nel mio giardinetto... Che bel tappeto che ci sarà allora!!!
Sento i miei vicini che si affannano ogni giorno con il rastrello per raccogliere le foglie morte e il mio giardino spicca perchè è l'unico con questo bel tappeto ma mi piace troppo. Se il tempo tiene e non pioverà, presto ne farò un mucchio gigante e mi ci butterò dentro e giocherò come una bambina con i miei bambini!!!
Un bacio

Francesca

sabato 3 novembre 2007

Parole di un grande uomo!!!


Vi riporto qui alcune frasi dette o scritte da Gandhi.
Le ho prese dal bellissimo blog di Urizen, il cui indirizzo è nei preferiti.
I grandi uomini non hanno bisogno di paroloni per dire la verità, perchè in fondo la verità è molto semplice...

Un abbraccio a tutti

Francesca


"Non voglio che la mia casa sia circondata da mura e che le mie finestre siano sigillate. Voglio che le culture di tutti i paesi possano soffiare per la mia casa con la massima liberta'! Ma mi rifiuto di essere cacciato via da chiunque".

" Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformate in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo "

"Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre".

"Tu e io non siamo che una cosa sola. Non posso farti del male senza ferirmi".

"Proprio come un albero ha un milione di foglie, similmente, anche se Dio e' uno solo, sono sorte tante religioni quanti gli uomini e le donne, anche se tutte radicate nello stesso unico Dio."

"Apprendere che nella battaglia della vita si puo' facilmente vincere l'odio con l'amore, la menzogna con la verita', la violenza con l'abnegazione dovrebbe essere un elemento fondamentale nell'educazione di un bambino".

"Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco".

venerdì 2 novembre 2007

HO UNA SORELLA IN CAMBOGIA....

Ieri sera, visitando il blog di un'amica, ho visto la segnalazione del libro di Somaly Mam, Il silenzio dell'Innocenza. Mi sono ritornate alla mente le forti emozioni provate quando, questa primavera, ebbi la straordinaria fortuna di poter incontrare Somaly, di poterci parlare e di poterla abbracciare. Riporto qui l'intervento che feci, a poche ore da quell'emozionante incontro, sul Forum di Tiziano Terzani... Leggete il suo libro e fatelo leggere anche ad altre persone. Certe cose non possono essere ignorate!!!


HO UNA SORELLA CAMBOGIANA...No, non è una frase ad effetto; ho davvero una sorella cambogiana... è Somaly Mam...

Arrivo presto a Palazzo Caiselli... c'è poca gente, mi siedo all'ombra.Somaly arriva in silenzio, discretamente, accompagnata da un paio di persone che le fanno da interprete...Lei sorride. E' bellissima.E' vestita in azzurro, un abito sobrio ed elegante. Ha dei meravigliosi capelli neri con riflessi ramati.Si siede su una seggiola sotto un ombrellone.L'incontro si tiene in un cortile, uno dei tanti cortili dei molti palazzi che costituiscono l'Università di Udine.La gente si avvicina. Non siamo in molti, 90-100 persone... non di più!Firma molti libri, parla, stringe mani, sorride.

Arriva Toni Capuozzo... parlano tra loro, trascorre qualche minuto. L'ambiente è intimo, sembra un incontro tra amici.Poi Somaly si alza e si avvia verso un divano bianco su una pedana di legno.Somaly è minuta, ha begli occhi, un naso piccolo ma con narici pronunciate, la carnagione dorata.Capuozzo la presenta, parla brevemente della sua vita. La prima domanda è proprio sul suo passato. Somaly comincia a parlare. Parla in francesa e la sua voce è quella di una ragazzina... sottile, dolce e pacata.Si commuove, piange mentre racconta. Anche la traduttrice si commuove e finisce a fatica l'ultima frase.Sento le lacrime che mi scendono sulle guance e mi cola il naso. Cerco affannosamente un fazzoletto nella borsa ma è una ricerca che, lo so, è vana. Non giro coi fazzolettini...

Lei non se la sente di parlare del suo inferno e Capuozzo, uomo attento e sensibile, lo capisce... e lo capiscono anche le persone presenti che non le hanno più rivolto domande sulla sua vita personale, sul suo dolore, sul suo inferno...

"In quali circostanze ha scritto il libro?" chiede capuozzo... Somaly racconta di quando, temendo per la sua vita dopo aver ricevuto numerose minacce di morte, si sia rifugiata e nascosta sulle montagne... e li, con l'ausilio di un piccolo registratore, ha raccontato la sua storia... perchè non andasse tutto perduto con la sua morte, dice... E' da questa registrazione che nasce il libro...Somaly si scusa, dice che il libro non è scritto bene, lei non è una scrittrice... L'adoro... vorrei alzarmi subito e andare ad abbracciarla...
Somaly Mam ha fondato, insieme all'ex marito, una Associazione, piccolina, povera, ma che sta facendo un grande lavoro...Somaly raccoglie le prostitute dai bordelli, le riscatta, le protegge... le fa studiare, insegna loro un mestiere, cerca con difficoltà di reinserirle nella società...Nessuno l'aiuta, non il governo, non la polizia, non le istituzioni... anzi, spesso istituzioni, polizia e governo traggono dei profitti dallo sfruttamento della prostituzione...
Nel bel mezzo del discorso suona un cellulare... Ecco, il solito cretino che non lo spegne...Ma è il cellulare di Somaly Mam... Lei si alza, prende il telefono dalla borsa, legge di chi è la chiamata e poi la interrompe...Scusatemi... dice... ma devo sempre tenermi in contatto con la Cambogia...
Quando Somaly Mam è stata venduta ad un bordello da un uomo che lei chiamava nonno, aveva 12-13 anni... all'inizio ha provato a ribellarsi, ma l'hanno selvaggiamente picchiata finchè non ha ceduto... Racconta nel suo libro che era costretta ad incontrare 8-10 uomini a notte, a volte anche di più...Ha visto morire la sua più cara amica sotto le percosse e le torture...E' stata venduta e rivenduta più volte a vari bordelli e ogni volta erano botte, torture e soprusi...
Nel libro racconta dello schifo provato... ricorda vividamente gli odori, i rumori... ma soprattutto gli odori, di cui non riesce a liberarsi... Le ragazzine che sono vendute ai bordelli, spesso dalle loro stesse madri, non riescono più, anche se riscattate o anche se riescono a uscire da questa vita, a dimenticare o anche solo a vivere una vita normale... La società le rifiuta, sono feccia umana... come se la colpa fosse loro...
Una cosa sta succedendo negli ultimi anni... L'età delle bambine vendute ai bordelli sta vertiginosamente scendendo...Quando è stata venduta la prima volta aveva 12-13 anni e quella era l'età media della prostituta che incontrava il primo cliente, no anzi rettifico, l'età media della ragazzina che veniva violentata per la prima volta...Poi i clienti hanno cominciato a richiedere bambine sempre più giovani... 11...10...9...8...Adesso ci sono madri che vendono le figlie quando hanno appena cinque o sei anni...Somaly spiega che tiene il cellulare acceso perchè in una delle sue case di accoglienza è ricoverata una bambina che, venduta ad un bordello a cinque anni, ha contratto l'AIDS e adesso sta per morire... Questa bimba, dice Somaly tra le lacrime, ha adesso sei anni...
Scende un silenzio profondo tra di noi...Quasi non si ha voce per fare le domande... Cosa si può dire... cosa si può fare?...Il 40% delle bambine raccolte da Somaly Mam moriranno di AIDS...Le altre? Chissà... Reinserirle nella società è difficile...Riportarle alla famiglia? Ma se è propria la famiglia che ha venduto la bimba...Trovare un lavoro... Per migliaia e migliaia di loro...
La vendita delle figlie ai bordelli è pratica comune, spiega Somaly... La Cambogia ha 13 milioni di abitanti e la povertà è assoluta... Per pochi dollari, una madre, un padre, un nonno o una nonna, non ci pensano due volte a sacrificare una figlia...
Somaly racconta ancora...Nella mentalità asiatica c'è la credenza che avere un rapporto sessuale con una ragazzina o con una bambina, faccia bene alla salute e aumenti l'energia... addirittura credono che violentare una bambina faccia diventare la pelle più chiara... Per questo si cercano bambine sempre più giovani e vergini...Spesso le bambine vengono affittate per una settimana... il cliente (Cliente...??? il maiale) ne fa quello che vuole... la violenta, la tortura... Poi la riporta al bordello... e qui le ricuciono l'imene in modo che possa essere affittata ad un altro cliente come vergine traendo un maggior profitto!!!
Somaly continua a raccontare...Si parla di turismo sessuale... della responsabilità anche dell'occidente... di una sana educazione sessuale che deve partire anche da noi...Invita a far conoscere la sua storia a più persone possibili...
E' per questo che vi scrivo oggi...Leggete il suo libro... regalatelo agli altri... parlatene...Somaly conclude ringraziendoci con amore... in Italia, dice, ho trovato un grande calore e io, che non ho la mamma, qui ho trovato tantissime madri e tantissime famiglie...La conferenza finisce...Somaly si concede ancora per un autografo, una dedica, due parole...
Io che solitamente sono piuttosto timida, raggiungo velocemente la pedana, chiedo all'interprete di tradurre le mie parole...Prendo tra le mie le mani di Somaly e comincio a parlare... ma non ce la faccio a parlare... comincio apiangere... tra i singhiozzi le dico... Io sono mamma di una bambina di otto anni... le sue mani si stringono di più... Merci, le dico e l'abbraccio... Poi riesco a dirle a fatica... io e te abbiamo la stessa età, Somaly... non posso essere tua madre, ma concedimi di essere per te una sorella... Lei mi attira a se e ci abbracciamo di nuovo... L'abbraccio è stato lungo, parecchi secondi che parevano al rallentatore... le sussurro in un orecchio ancora il mio grazie per tutto quello che fa e lei, con un gesto che non dimenticherò mai, gira leggermente la testa e la posa sul mio seno... Ci stringiamo di più e ci baciamo le guance... Quando ci stacchiamo siamo una maschera di lacrime... lei mi porge un fazzoletto e mi accarezza...Devo farmi da parte, perchè altre persone vogliono parlarle... Lei sorride, firma libri... ma io non me ne vado, resto li, vicino a lei...Vedo che scrive delle parole sui libri... desidero anch'io la sua dedica e così mi metto in fila anch'io per la firma... Mentre mi avvicino, lei mi vede, mi sorride con gli occhi e mi fa capire che vuole che mi sieda accanto a lei... Ha un buon profumo, Somaly... e tanto, tantissimo amore da dare...Quello che mi ha scritto sul libro e quello che mi ha detto poi, perdonatemi, è qualcosa che voglio serbare nel profondo del mio cuore... è qualcosa di troppo personale e intimo, fragile come il petalo di un fiore e come tale lo tengo nascosto...
Ho una sorella in Cambogia... Il suo nome è Somaly Mam...

giovedì 1 novembre 2007

LA CASA DEGLI ARTISTI.

Una cara amica austriaca ha vissuto in questa casa per molti anni con il marito e il figlio... Il marito è morto, il figlio è ormai grande e adesso vive per conto suo. Lei è ritornata in Austria e la casa è vuota. Ho trovato questa foto nei file di quest'estate e mille ricordi sono tornati alla mente. Quando lei viveva in Italia, quando il marito era ancora vivo e il figlio piccolo, ho trascorso in questa casa delle meravigliose giornate, piene di luce e di calore. Questa è una casa di artisti: lei costumista, lui scultore. Erano sempre circondati da persone eccentriche, attori, pittori, scrittori... La loro casa era la casa di tutti. Ricordo delle feste stupende, con musica e balli... forse i miei ricordi migliori. Perchè vi parlo di questa casa stasera??? Perchè stasera sono un po' triste e mi torna in mente il giorno che ho scattato questa foto. La mia amica, Burgis si chiama, aveva annunciato la chiusura della casa e il suo definitivo ritorno in Austria. Non tornerò più qui, vi regalo tutto... Quel giorno alcuni amici di un tempo erano tornati nella casa e prendevano le cose che avevano visto la vita in quelle vecchie pareti... chi prendeva una scultura, chi un libro, chi addirittura i mobili... Questa cosa mi ha dato fastidio. Non sono riuscita a prendere niente se non delle immagini. Ho girato l'abitazione in lungo e in largo catturando scorci, giochi di luce sulle pareti e le tende, il glicine del giardino, la cappella dietro la scarpata, il boschetto di faggi... Burgis mi vede e chiede, con quel suo accento inconfondibile "Ma tu non prendi niente???" No, le ho risposto, mi bastano i ricordi e queste immagini... Lei ha sorriso e mi ha abbracciata!!! E' triste assistere alla fine di quello che era stato un sogno... il sogno di una vecchia casa di campagna dove uno scultore e la sua giovane moglie straniera cercavano una realtà differente, fatta di creatività, musica, spazio, gioco, leggerezza e un pizzico di follia...
Tutto ciò che rimane adesso è solo qualche foto e ricordi sbiaditi!!!
Un abbraccio

Francesca